mercoledì 26 agosto 2009

L'insicurezza degli oggetti

in pausa pranzo vado in un grande centro commerciale di elettronica.
devo comprare un piccolo articolo per sostituirne uno guasto. roba da poco.
arrivo e lo slogan già mette in guardia: "4000 chilometri quadrati di pura tecnologia".
mi aggiro spaesato in mezzo a tanto luccicare, suoni strani ovunque, immagini da mille televisori. e io che devo trovare un piccolo gingillo in mezzo a tanta esibizione di umana intelligenza.
lo trovo, non c'è il prezzo. chiamo un commesso, mi guarda un po' schifito per la miseria del pezzo che devo comprare e anche un po' infastidito perché per prenderlo deve girare una chiave, inserire una tessera magnetica che fa uscire un beep ad un volume folle, girare di nuovo la chiave, prendere il pezzo, inserire la tessera, nuovo beep, girare la chiave.
passiamo mezzora di fronte al suo computer alla ricerca del prezzo di questo stupido oggetto.
alla fine si arrende, mi guarda, mi dice "mi spiace l'oggetto non è catalogato, non possiamo sapere quanto costa"; non mi lascia alcuna speranza, non è possibile acquistarlo.

3999.999 chilometri quadrati di pura tecnologia, 1 metro quadrato di solitudine per un oggetto che ha sconfitto il capitalismo e che non vedrà mai più la luce del sole.

2 commenti:

  1. che assurdità.... io in realtà questi centri commerciali mega non li sopporto!

    RispondiElimina
  2. io mi ci perdo volentieri anzichenò.
    soprattutto quelli di eletronica!!

    RispondiElimina